La vita, al giorno d’oggi, può essere stressante. I ritmi che ci imponiamo per riuscire ad affrontare le sfide quotidiane sono davvero serrati: svegliati, lavati, preparati, la colazione, la fretta per andare al lavoro, le riunioni, i pc. E lì, in agguato, in questa frenesia c’è lui: il mal di testa, nemico per eccellenza di chi vive una vita piena.
Ma se vi dicessimo che esistono metodi per liberarsene in maniera naturale? Infatti, oltre ad avere tutte le qualità di cui avevamo parlato nel nostro articolo sulle curiosità legate alla caffeina, la sostanza energizzante contenuta nel caffè può risolvere anche alcune problematiche legate a questo fastidio: andiamo a vedere insieme in quali casi il caffè e il mal di testa possono essere legati positivamente e dove questa unione sia invece da evitare.
Vi è mai capitato dopo una mattinata particolarmente stressante, passata con il mal di testa, che il caffè della pausa sembri dare nuova energia e carica alla giornata?
Questo accade in quanto il caffè, o per la precisione la caffeina, ha funzione vasocostrittrice e analgesica: assunto nelle giuste dosi può aiutare a ridurre il mal di testa in maniera sensibile. La sua composizione aiuta a restringere le arterie che in alcune varianti di questo fastidio, come l’emicrania, tendono a dilatarsi e a causare quella tanto temuta pulsazione che quasi tutti conosciamo.
Questa funzione della caffeina, intrinseca nella sua composizione, è assai efficace contro i mal di testa occasionali: per questo motivo molti dei farmaci esistenti in commercio contro le emicranie hanno proprio questa sostanza come ingrediente principale.
Se il problema che ci affligge è la cefalea muscolo tensiva, il caffè classico non è un alleato utile: a lui saranno preferibili infusi come camomilla o tisane rilassanti, oltre al caffè decaffeinato.
Questo tipo di malessere è dovuto allo stress, alla cattiva alimentazione o a disturbi del sonno; la caffeina, in questi frangenti, è fortemente sconsigliata: pare che possa aumentare la concentrazione di acidi grassi nel sangue, che sono una delle cause della vasodilatazione fonte dell’emicrania. Inoltre, è causa di insonnia: questo comporterebbe una problematica nei ritmi del sonno e conseguenti malumori o sensazioni di stanchezza, che andrebbero ad accentuare la sensazione di tensione, in un circolo infinito.
Esiste anche una variante di cefalea per la quale il caffè non solo non è una buona soluzione, ma addirittura il fattore scatenante. Questo mal di testa nasce infatti dalla mancanza di caffeina in circolo, andando a innescare una vera e propria crisi di astinenza: il corpo reagisce non più allo stimolo energizzante della bevanda, ma al bisogno di introdurne nuovamente; è infatti considerata la quarta sostanza per velocità di assuefazione al mondo intero.
Questo fastidio viene anche chiamato mal di testa da week end in quanto è possibile che si presenti nel fine settimana: i ritmi vengono rallentati, la necessità di esser pronti e scattanti viene meno e spesso, avendo avuto la sera libera il giorno precedente, si dorme di più e la prima tazzina di caffè si beve più tardi. Tutto questo, sommato allo sbalzo di ore di sonno e magari a qualche bicchiere di più, portano a un fastidioso mal di testa.
Questo problema non sussiste per le persone che consumano la dose consigliata di caffè, ma diventa abbastanza frequente in chi ne abusa durante la settimana.
Dunque, il caffè e il mal di testa sono collegati o il caffè è la soluzione al problema?
Dipende tutto dal tipo di mal di testa che ci affligge e dalla qualità e quantità di caffè assunto durante la giornata. La dose consigliata di questa bevanda si aggira tra le due e tre tazzine: in questi livelli può essere un buon alleato nel risolvere il mal di testa occasionale. Se si sa già che in qualche giornata si potrà eccedere, optate verso i decaffeinati: con il decaffeinato per moka Pasqualini non vi accorgerete nemmeno della differenza!
Con grande soddisfazione siamo stati recensiti dal Gambero Rosso, nota piattaforma enogastronomica.