In un nostro precedente articolo avevamo parlato di come i decori sul cappuccino abbiano creato un vero e proprio trend artistico, dotato di tecniche e di strumenti dedicati; oggi andremo invece a vedere come la latte art innovativa ha ampliato lo spettro di proposte esistenti.
Nata negli anni ’80 la Latte Art è diventata un nuovo modo per dare valore al momento della colazione: con i suoi disegni elaborati ha conquistato il cuore della popolazione mondiale, tanto da dar vita a campionati e gare nazionali; tra le più famose la Milano Latte Art Challenge che si svolge nel capoluogo lombardo nel mese di gennaio. I veri protagonisti però rimangono sempre gli ingredienti e la strumentazione: servono miscele di caffè di grande qualità per ottenere disegni definiti, così come una schiuma densa, ben lavorata e delle lattiere e strumenti specifici per ogni tecnica. Nel corso dei quarant’anni che dividono la nostra quotidianità dalla sua creazione, sono però molteplici le nuove tecniche inventate: andiamo a vedere insieme le più particolari.
Con questa innovazione, il giovane barista Kazuki Yamamoto ha stupito Osaka: i suoi cappuccini infatti sono stati i primi nella storia ad assumere una forma 3D. Dalle tazze che passano tra le sue mani si vedono infatti apparire immagini tridimensionali di giraffe, gattini, panda e personaggi più o meno famosi. Se invece le bevande vengono ordinate per due o più clienti, tra le sue composizioni si creeranno racconti in cui i suoi animaletti si troveranno a vivere piccole scene di vita quotidiana. La sua tecnica si avvale di lattiere dal becco ampio e sottile e di pennine da etching, con le quali rifinisce i piccoli dettagli.
Sempre in Giappone, per la precisione nel bar Roar di Tokyo, è possibile creare totalmente il proprio cappuccino: oltre alla scelta tra le varianti più o meno famose, tra le quali quelle con latte di origine vegetale, si può anche scegliere il colore che avrà la propria bevanda. Il prodotto che ha reso famoso questo elegante localino è il rainbow coffee, una variante del cappuccino classico in cui sulla schiuma candida viene effettuato un disegno 2D multicolore dai soggetti diversi, che vede tra le sue rappresentazioni più frequenti animaletti, fiori e simboli romantici, come cuori e stelline.
Rimanendo in terra del Sol Levante, una nota marca di stampanti alimentari ha firmato un contratto con una catena di bar; da questa sinergia è nato uno dei prodotti più amati della food art: le bevande stampate. Per merito di un macchinario che disegna con uno speciale inchiostro a base di caffè, si può scegliere un’immagine di vostro gradimento per poi vederla trasferita sulla bevanda, qualunque essa sia: l’unico requisito è che abbia una spessa schiuma dal colore chiaro. In alcuni locali della catena è anche possibile chiedere di avere una propria immagine a scelta, così da ottenere un cappuccino unico e personalizzato: il limite è la fantasia.
Nonostante la Latte Art sia famosa applicata alle bevande a base di caffè, in realtà è realizzabile, come dicevamo, su qualsiasi bevanda schiumosa. Di questa caratteristica hanno fatto un vanto alcune sale da tè presenti sul territorio giapponese, che hanno ricreato le lavorazioni di cui abbiamo parlato sia 2D che 3D, sui loro prodotti di punta: tra questi spicca il tè matcha, che per la sua composizione si presta particolarmente bene allo scopo. Si potrà infatti ordinarlo classico o decorato con animaletti e piccoli personaggi, del verde tenue che lo caratterizza.
Tra colori sgargianti, animaletti e personaggi abbiamo visto come la latte art innovativa si è inserita nel panorama di food art di quasi tutti i paesi del mondo, tanto da farla diventare una caratteristica ricercata: se volete iniziare a sfruttare questa tecnica per arricchire le vostre colazioni, date un’occhiata ai nostri corsi base.
Con grande soddisfazione siamo stati recensiti dal Gambero Rosso, nota piattaforma enogastronomica.