Una poltrona, la finestra socchiusa, le tende mosse da una vaga brezza, un caffè fumante sul tavolino alla propria destra accompagnato da un piattino pieno di deliziosi biscotti al cioccolato e un bel libro tra le mani. Esiste una descrizione migliore della serenità?
Oggi ci dedicheremo proprio a questo, ai libri e il caffè, a quell’unione che tanto ci fa sognare e ci ricorda che prendersi del tempo può essere una cosa bellissima.
Prima di iniziare una breve lista di titoli e autori meritevoli di aver inserito nelle loro opere una menzione a una delle bevande preferite dalla popolazione mondiale, parliamo del luogo in cui molti dei racconti sono nati e in cui sono ambientati.
I Caffè Letterari nascevano come botteghe in cui era possibile ordinare questa bevanda e allo stesso tempo incontrare artisti e studiosi di ogni genere e leva: un famoso esempio è il Cafè Central a Vienna, in cui, all’epoca, si poteva incontrare Freud consumare i suoi pasti, in compagnia di colleghi e amici; così come Adler, Loos e tanti altri.
Questo connubio di cultura e gusto ebbe grande evoluzione nella storia dell’umanità: fin dai tempi degli Illuministi questo tipo di locale conteneva in sé tutta la possibilità di incontri e di interazioni possibili, assumendo un ruolo fondamentale nella storia culturale di ogni paese.
Ecco ora una breve rassegna di titoli di libri che nel caffè vedono un loro protagonista, regalando emozioni pure e sincere, proprio come il suo gusto. Vedremo scritti provenire da ogni parte del mondo, a dimostrare quando una cosa che noi consideriamo quotidiana come il caffè possa, in realtà, essere straordinaria, se guardata dal giusto punto di vista.
Il caffè, per stimoli ed energia fornite, è uno degli alimenti simbolo della rinascita. Un tema perfettamente in linea per questo libro che vi stiamo presentando: Miguel è un mercante di religione ebraica, costretto a scappare dalla sua nazione, il Portogallo, in seguito all’inizio delle persecuzioni nel 1600. Dopo il suo trasferimento ad Amsterdam, tra momenti di riflessione e amore e odio familiare, la sua esistenza verrà cambiata completamente da una ragazza che gli mostrerà il potenziale del caffè non ancora famoso in Europa, convincendolo a cambiare la sua vita e a riprenderne le redini in mano, sfidando le sue paure più grandi.
Un libro dalle tematiche forti e delicate, intrecciate grazie a un filo conduttore: il caffè. La protagonista è Qamar, una ragazza che dopo un’infanzia in famiglia viene data in sposa a un uomo giordano. La sua vita, divisa tra i compiti coniugali in una regione che non le appartiene e le sue origini, vedrà le difficoltà crescere per essere poi dipanate in un ambiente di zie e sorelle, durante il rituale del caffè. La lettura dei suoi sedimenti sarà un punto di svolta nella sua esistenza, dove tornerà con la mente nei momenti più dolorosi.
Un romanzo dolce, profumato, di grande introspezione personale dove le origini e la comunicazione vengono legate a filo doppio al caffè e alla storia dei cambiamenti.
Nella vita ci sono rituali svolti senza rendercene conto e rituali che invece si svolgono consapevolmente: è questo il caso di Massimo, proprietario di un piccolo bar alle porte di Roma. Il rumore della saracinesca nel raro silenzio della grande metropoli, la macchina del caffè che si accende e le prime gocce della bevanda che scendono nella tazzina: un rituale per apprezzare le piccole gioie della giornata di una vita quieta e votata all’introspezione e alla rinuncia, finché il destino decide di regalargli una nuova emozione.
Un libro dalla trama leggera e piacevole, come il suo stile: una passeggiata intima, tra aromi e angoli segreti della nostra capitale.
Forse tra i due elementi maggiormente amati dai lettori, gatti e caffè si incontrano in questo libro leggero e un po’ magico: ambientato a Shelter Island, un’isola al largo di Seattle negli Stati Uniti, il romanzo racconta le vicende di Lily Byrne e del suo sogno di aprire una boutique di abbigliamento vintage. Tra pizzi e merletti e tanto caffè, la protagonista fa la conoscenza di una gatta bianca che darà il via a una serie di eventi tutta da seguire.
Il quartiere latino di Parigi ha sempre avuto un grande ascendente culturale, di cui diventa anche protagonista il Caffè Condè. Negli anni Sessanta tra i suoi tavolini vi è una figura di spicco, rilucente tra gli avventori: la giovane Louki, una splendida ragazza di quindici anni. Quattro sono le voci che narreranno la sua vicenda tra il profumo di caffè e aneddoti: una storia di amore e sentimenti, di crescita e di ricerca della propria identità in una città tentacolare, che sembra dare un valore solo a chi fugge.
E se tutto iniziasse da una tradizione?
Il caffè sospeso è una tradizione particolarmente presente nel Sud della nostra penisola: è un regalo, un pensiero, un momento di gioia per chi, nella vita, di gioie non ne ha avute molte. E tramite questo espediente, questo racconto si dirama a raccontare una delle regioni più ricche di cuore, in cui i suoi personaggi narrano storie e aneddoti su quella che è l’esistenza, la filosofia, i luoghi da loro abitati. Una raccolta di vita quotidiana legata all’abitudine di donare quel che si può al prossimo, regalando un caffè e un sorriso.
Non tutto ciò che è quotidiano è per forza banale: lo dimostra l’unione che si crea tra libri e caffè, illustrandoci come, se siamo ben attenti, una normale giornata possa essere quella giusta per cambiare la propria esistenza.
Quindi, adesso, prendiamo la nostra poltrona preferita, spostiamola nel punto più luminoso della nostra casa, prepariamoci un buon caffè e apriamo un libro; tra quelli proposti, quale scegliereste?
Con grande soddisfazione siamo stati recensiti dal Gambero Rosso, nota piattaforma enogastronomica.