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Realizzare un pranzo al caffè può sembrare un’idea curiosa, quasi azzardata. Eppure, utilizzare l’espresso come filo conduttore di un intero menù è una scelta creativa, elegante e sorprendentemente armoniosa. Il caffè, grazie alle sue note aromatiche complesse, può valorizzare piatti salati e dolci, aggiungendo profondità, rotondità e un tocco gourmet. In questo articolo esploreremo come realizzare un menù completo — antipasto, primo, secondo e dessert — che prenda ispirazione dall’espresso, perfetto per stupire ospiti e appassionati di cucina.
Il caffè non è solo una bevanda: è una spezia vera e propria, capace di esaltare aromi e bilanciare sapori. La sua componente amara, se ben dosata, può esaltare la dolcezza naturale degli ingredienti, dare profondità a salse, arrosti e marinature, oppure creare contrasti raffinati in ricette vegetariane.
Un pranzo al caffè funziona perché:
Il segreto è usare il caffè in forme diverse: espresso, moka, polvere di caffè, riduzioni, infusi e creme. Ogni consistenza porta con sé una sfumatura diversa.
Il perfetto inizio per un pranzo al caffè è un antipasto che sorprende senza appesantire. La crema di zucca si presta benissimo al contrasto con il caffè: la sua naturale dolcezza bilancia alla perfezione le note amare e tostate dell’espresso.
Per prepararla, basta cuocere la zucca con un soffritto leggero di scalogno, frullare il tutto e completare con:
Il risultato è un piatto vellutato, elegante, perfetto per introdurre il tema del menù senza essere troppo invasivo.

Il risotto è un terreno perfetto per sperimentare con il caffè. L’importante è incorporarlo con delicatezza. La ricetta prevede una base classica: tostate il riso, sfumate con un vino bianco secco e portate avanti la cottura con brodo vegetale. A metà cottura aggiungete un espresso ristretto o due cucchiai di riduzione di caffè.
La magia avviene mantecando con:
Il risultato è un primo piatto cremoso, aromatico, raffinato: il caffè non deve essere protagonista assoluto, ma una nota di fondo calda e leggermente affumicata. Perfetto per chi desidera un pranzo al caffè dall’equilibrio impeccabile.
Il secondo piatto del nostro pranzo si concentra sulla marinatura, una tecnica che consente di integrare il caffè con grande efficacia. Il tofu, grazie alla sua capacità di assorbire i sapori, si presta a una marinatura intensa e profumata.
La marinatura ideale comprende:
Dopo almeno un’ora, il tofu viene scottato in padella per ottenere una crosticina caramellata e servito con una riduzione della marinatura filtrata.
Per chi preferisce un piatto non vegetariano, la stessa marinatura funziona alla perfezione anche con pollo o lombata di maiale. Il caffè aggiunge complessità, una nota amara che ricorda vagamente il cacao, e un tocco “roasted” molto elegante.
Per un pranzo al caffè bilanciato, è importante inserire un contorno fresco e leggero. Un’insalata di finocchi, rucola e arance è perfetta: croccante, agrumata e vivace.
La vinaigrette richiede:
Lo scopo non è creare un sapore dominante, ma aggiungere un retrogusto leggermente tostato che si sposa alla perfezione con la freschezza del piatto.
Non può esistere un pranzo al caffè senza un dessert che celebri davvero il protagonista. Tra le tante opzioni, il tiramisù destrutturato è moderno, elegante e modulabile.
Basta preparare una crema al mascarpone classica ma più leggera, servirla in bicchiere e accompagnarla con:
La versione “doppio caffè” unisce polvere e liquido, garantendo un aroma intenso e aromatico che chiude il menù in modo perfetto.

Con grande soddisfazione siamo stati recensiti dal Gambero Rosso, nota piattaforma enogastronomica.
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