Che il caffè apporti tanti, e preziosi, benefici ne abbiamo parlato spesso. Dalla pelle, che resta giovane grazie agli antiossidanti, a tutto il resto del corpo, che beneficia della capacità del caffè di proteggere le cellule dai danni causati dai radicali liberi.
Ci sono però dei casi in cui l’assunzione di caffè risulta controproducente, e nell’articolo di oggi parliamo delle controindicazioni del caffè, spiegando in quali casi e chi non dovrebbe assumerlo.
Un quantitativo giornaliero che si attesti sui 300 mg di caffeina - l’equivalente di circa 3 tazzine di caffè - non dovrebbe scatenare nessuna problematica in un soggetto sano e adulto. Anche se, va detto, l'assunzione abituale di caffeina stabilisce una certa tolleranza nei confronti del caffè, ed è per questo motivo che nei soggetti che generalmente fanno scarso uso di questa bevanda l'assunzione di 200-250 mg di caffeina potrebbe scatenare disturbi come insonnia, cefalea, ansia, irritabilità e vampate di calore.
Entro i 4mg/kg corporeo, comunque, la caffeina stimola la secrezione gastrica, salivare e biliare, esercitando quindi un effetto blandamente digestivo. A piccole dosi, inoltre, rallenta la frequenza cardiaca, provoca dilatazione coronarica e broncodilatazione, migliorando condizioni allergiche ed asmatiche, così come migliora l'attività psicomotoria, le prestazioni atletiche, l'umore e la resistenza al sonno e alla fatica. Infine, la caffeina in dosi equilibrate risulta coadiuvante nella terapia dell'obesità (avendo un effetto anoressizzante e termogeno), ed esercita blande proprietà diuretiche.
Un’assunzione fuori misura, oltre i 10mg/kg corporeo al giorno, invece, potrebbe scatenare varie problematiche. Le prime, soprattutto se assunta a digiuno? Bruciori ed acidità di stomaco, esofagite e reflusso gastroesofageo. Oltre che tremori, insonnia ed eccitabilità a causa del suo effetto ansiogeno, così come tachicardia, ipertensione e aritmie.
Per tutta questa serie di motivi sono svariati i soggetti che dovrebbero non assumere caffè. Nello specifico, chi soffre di:
Con grande soddisfazione siamo stati recensiti dal Gambero Rosso, nota piattaforma enogastronomica.