Hai acquistato un macinacaffè - perché vuoi finalmente orientarti verso il caffè in grani - ma non sai quali sono le procedure di manutenzione da effettuare sul dispositivo, per preservare al meglio le sue funzionalità e la durevolezza dei componenti? Nessun problema: scopriremo insieme, in questo articolo, come effettuare la pulizia del macinacaffè nel migliore dei modi.
I chicchi di caffè tostati, forse non lo immaginiamo, ma contengono grassi e oli. Più a lungo sono stati tostati i fagioli, infatti, minore è il loro contenuto di acqua e quindi risultano più oleosi. Questi oli, nel corso del tempo, arrivano a formare un film sottile sulle superfici del macinino che ossida e irrancidisce. Poiché il caffè assorbe molto rapidamente gli aromi dall’ambiente, è quindi necessario rimuovere regolarmente i residui dal macinino.
Qual è il rischio, se non lo facciamo puntualmente? Che i chicchi freschi assorbano gli aromi dal macinacaffè, risultando in un caffè dal sapore rancido. Inoltre, i residui di chicchi riducono le prestazioni del macinacaffè, e mentre il grado di macinatura preferito non rimane più costante la vita utile dello strumento si riduce.
Per svolgere l’operazione di pulizia delle macine - da fare, negli apparecchi domestici, ogni 3-4 chili di caffè - non servono grandi cose: solo un po' pazienza, un pennello e un panno asciutto.
Con questi due strumenti, infatti, sarà possibile pulire a fondo il nostro macinacaffè, senza rovinare le lame delle macine o intaccarne la struttura, per ottenere sempre un caffè gustoso.
Il riso è stato talvolta consigliato per pulire i macinini da caffè, ma in realtà non è la soluzione ottimale. Potranno anche legare gli oli, ma i chicchi di riso sono duri e possono danneggiare le macine a lame rotanti e a cono. Quindi meglio evitare, se desideri preservare a lungo il tuo macinacaffè.
Con grande soddisfazione siamo stati recensiti dal Gambero Rosso, nota piattaforma enogastronomica.